Slow Food Trentino
a Cheese 2025

Introduzione

Nello spazio Slow Food Trentino a Cheese 2025 vogliamo parlare del valore della filiera casearia, del suo ruolo imprescindibile per mantenere vive e abitate le valli alpine, rendere resistenti gli ecosistemi e capaci di reagire a cambiamenti ed eventi estremi, custodire (o addirittura migliorare) la biodiversità, trasmettere i saperi, inestimabile patrimonio materiale e immateriale tramandato nei secoli e capace di ispirarci nel pensare alle prossime sfide.

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La montagna è un importante laboratorio di futuro, ma al contempo è fragile, spesso ostile. Soprattutto è insidiata dalla crisi climatica, da economie con tempi e dimensioni che non le si possono adattare, da politiche urbanocentriche e da flussi di persone inediti ed eterogenei.

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La montagna trova nel mondo del formaggio, e in ciò che ad esso ruota attorno, un orizzonte per continuare ad essere lo spazio della vita delle comunità. È una filiera che garantisce servizi ecosistemici ed esternalità positive anche ai territori di fondovalle, fino a raggiungere le città. Ispira originali forme di economia, modelli diversi di ricerca dell’armonia con le risorse naturali, di governo del paesaggio e di cura del territorio. Dà forza a scelte di vita capaci di cogliere le sfide dei nostri tempi. Anche grazie a allevatori, pastori e casari, la montagna si fa territorio per accogliere migrazioni ed esprimere la pluralità umana oltre a quella botanica, faunistica ed ecosistemica.

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Proponiamo quattro prospettive di lettura della filiera del latte, attorno alle quali organizzare i Laboratori del Gusto, gli incontri e le conferenze nel corso di Cheese 2025, in coerenza con il percorso di avvicinamento elaborato nei mesi precedenti in Trentino. Questi motivi conduttori, intrecciati e intersecati tra loro, sono: tempo, comunità, cura, montagna. Quattro ingredienti caratterizzanti i formaggi trentini che si aggiungono a latte, sale e caglio e danno vita al valore della filiera casearia di qualità trentina.

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Il TEMPO : è quello che serve per pascolare, stagionare, affinare, maturare. Ma è anche il tempo della degustazione e della comprensione. Il tempo che si fa memoria di saperi immateriali e materiali, un patrimonio di conoscenze storiche che vengono tramandate alle nuove generazioni.

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La MONTAGNA : un ecosistema complesso che ha bisogno della filiera casearia di qualità per rimanere vivo, in un rapporto equilibrato tra uomo e natura che tutela la biodiversità, i ritmi e i limiti della montagna.

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La CURA : buone pratiche agricole, attenzione all’alimentazione e al benessere, cura del territorio con la fornitura di importantissime esternalità positive frutto dallo sfalcio, del mantenimento del paesaggio, del permettere alle Terre Alte di essere abitate. Ogni azione della filiera racconta una scelta etica e sostenibile.

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La COMUNITÀ : quella del latte non è solo una filiera tecnica, ma è fatta di relazioni, fiducia, trasparenza. un filo bianco che unisce pastori, casari, allevatori, malghesi e cittadini consapevoli che possono godere di quanto prodotto. Tutt’attorno un mosaico che coinvolge gli altri ambiti della vita sociale ed economica dei territori, dal turismo - che si fa lento e attento - alla ristorazione.

Tutti gli incontri sono gratuiti- Consigliamo la prenotazione a slowfoodtaas@gmail.com o via Wa al 3928277745. Il calendario degli appuntamenti può subire modifiche, anche all’ultimo momento, causate da fattori non dipendenti dalla volontà degli organizzatori.

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La partecipazione di Slow Food Trentino a Terra Madre è resa possibile grazie alla collaborazione con Trentino Marketing.

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