Anche quest’anno Slow Food Trentino sarà a Terra Madre a Torino, la grande manifestazione che richiama le comunità del cibo di tutto il mondo per conoscersi, confrontarsi e incontrare decine di miglia di persone che vogliono ragionare sul cibo buono, pulito e giusto. Appuntamento a Torino dal 26 al 30 settembre ma siamo al lavoro per definire il programma dello spazio istituzionale di Slow Food Trentino dove vorremmo incontrare produttori, fare tavole rotonde e conferenze, cucinare e quant’altro.
Ogni secondo e quarto martedì del mese di incontreremo online per costruire insieme lo spazio Trentino, il suo programma e i suoi protagonisti secondo le linee guida presentate qui sotto. Per avere il link di partecipazione slowfoodtaas@gmai.com
Il programma dello spazio Trentino a Terra Madre vuole, nell’edizione 2024, proporre una chiave di lettura che intrecci gli ecosistemi del sistema locale del cibo con dei filoni di pensiero e di prospettive. Ogni giornata è dedicata all’interazione tra l’uomo e un determinato ecosistema, consapevoli delle interconnessioni tra gli stessi, individuando cinque ambiti attraverso i quali leggere il territorio del Trentino: i paesaggi terrazzati, l’alpeggio e i pascoli, l’agricoltura periurbana, i laghi e i fiumi, e le aziende agricole di montagna. Ognuno di questi mondi partecipa alla costruzione di quel complesso arcipelago di valli, montagne, colture e culture, storie e futuri che è il Trentino. Ognuno è testimone dell’interazione tra l’uomo e la natura, di una relazione difficile in territori di montagna, alla ricerca di un equilibrio e nel rispetto della biodiversità coltivata e selvatica.
Ma il programma di Terra Madre per lo spazio Trentino si può leggere anche orizzontalmente, seguendo delle chiavi di lettura che ci raccontano come si stanno proiettando nei decenni a venire le nostre comunità.
Fraternità, per raccontare le esperienze di realtà sociali che, attraverso il lavoro in questi ecosistemi cercano un riscatto, attivazione di partecipazione e creazione di Comunità.
Futuro, andando a incontrare le realtà più giovani, gestite da ragazze e ragazzi under 25 che hanno scelto la via della produzione di piccola scala in montagna per costruire la propria vita.
Resistenza, per scoprire coloro che hanno fatto scelte più difficili, progetti eroici che ogni giorno con tenacia si scontrano con un mondo che cerca altri modelli e altre economie.
Fermento con al centro non solo i cibi frutto della fermentazione ma anche la vivacità culturale e sociale che alcuni progetti sono riusciti a creare, partendo da cibi fermentati, nelle nostre valli.
Relazione, per un turismo che non usa i luoghi o li attraversa distrattamente ma che, al contrario, cerca di entrare in simbiosi con chi li abita e di lasciare un'impronta positiva al proprio passaggio.
E infine orizzonti con la capacità di creare reti con altri territori, a volte lontanissimi, come la fascia intertropicale da cui arriva il caffè lavorato nelle torrefazioni locali, a volte più vicini come la rete dei castanicoltori italiani.
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