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Inaugurato l'Orto scolastico a Palazzo Betta Grillo di Rovereto



Lunedì 11 novembre si è svolta in tutta Italia la Festa degli Orti scolastici Slow Food, celebrando il traguardo dei vent’anni di questo progetto. Dal 2004 l’associazione porta nelle scuole di tutto il paese una iniziativa volto ad avvicinare i ragazzi alla natura e approfondire con l’esperienza diretta l’educazione alimentare ed ecologica. Da quest’anno anche il Trentino fa parte di questa capillare rete che comprende quasi 30.000 studenti, 1.600 insegnati e 400 istituti.

È stato infatti inaugurato proprio in questa occasione l’Orto Slow Food a Palazzo Betta-Grillo, nel quartiere di Santa Maria a Rovereto, grazie all’impegno corale di più realtà che hanno collaborato per dar vita al primo progetto di questo tipo realizzato da Slow Food in Trentino Alto Adige.  



Nell’ambito degli interventi di restauro del giardino di Palazzo Betta- Grillo, il Comune di Rovereto ha previsto di dare spazio alla formazione e all’educazione alla sostenibilità, definendo un apposito capitolo dedicato proprio a questa iniziativa. La Fondazione Museo Civico di Rovereto ha accolto la proposta dell’associazione territoriale di Slow Food dandole spazio all’interno della misura PNRR "Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici". L’Associazione Quercus ha garantito l’accessibilità e l’assistenza. La scuola coinvolta è l’Istituto comprensivo Rovereto Sud con la succursale della scuola secondaria di primo grado Federico Halbherr di via Benacense, proprio a poche centinaia di metri dal palazzo. Circa sessanta sono gli studenti che parteciperanno a un percorso che li porterà a toccare con mano cosa significa prendersi cura di un orto, ampliando le proprie conoscenze e favorendo la connessione con la natura. L’orto scolastico vuole essere un innesco per il cambiamento, lo strumento con cui affrontare, ad esempio, il tema della tutela della biodiversità, il primo pilastro del lavoro più che trentennale di Slow Food. Una biodiversità fatta di varietà vegetali da curare e veder crescere in campo, ma anche di organismi piccolissimi: come i lombrichi, che abitano il suolo e contribuiscono alla sua fertilità, o gli insetti pronubi, che volano di fiore in fiore trasportando il polline. Una biodiversità che è anche cultura, scambio e confronto. Sarà l’attivista di Slow Food Maurizio Zanghielli, già presidente della Federbio Trentina, a seguire i ragazzi nell’orto, forte della propria esperienza in decine di spettacolo ecologici per ragazzi (ma anche nel centro di riciclo creativo Re Mida) e della propria professionalità di contadino.



A rimarcare l’importanza dell’iniziativa, le parole di Micol Cossali, Assessora alla promozione artistica, cultura e turismo del Comune di Rovereto: "Nella scorsa consigliatura abbiamo colto l'opportunità del PNRR per realizzare il progetto di ristrutturazione del Giardino storico di Palazzo Betta Grillo e abbiamo fortemente voluto che diventasse anche un'occasione per valorizzare il patrimonio di saperi che questo luogo ha in sé stratificato, un patrimonio culturale che riguarda la storia ma anche il rapporto con la natura e con l'agricoltura, in particolar modo per la parte di brolo all'interno del compendio. Questa esperienza coinvolgerà in particolar modo i più piccoli, arricchendo le opportunità di avvicinamento ad una nuova consapevolezza del rapporto con la terra e la produzione del cibo. Grazie alla collaborazione con Slow Food che inserisce così Rovereto nella sua più ampia progettualità di rilievo nazionale."

I frutti dell’impegno dei ragazzi coinvolti nel progetto saranno raccolti a fine anno scolastico e restituiti a genitori e insegnanti in un momento di condivisione e restituzione.

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