di Riccardo Scrinzi riccardo.scrinzi@gmail.com
Articolo tratto da Slowzine n. 7 - febbraio2021
La fioritura del grano saraceno è molto precoce, già a 25-35 giorni dalla semina, infatti, si aprono i primi boccioli. I fiori sono disposti in racemi, grappoli. I cinque sepali che compongono la parte esterna del fiore sono la caratteristica più vistosa di questa pianta, non solo per noi umani, che tanto apprezziamo la fioritura del grano saraceno, ma anche per tutti gli impollinatori che transitano tra i campi, attratti dai colori sgargianti e dal nettare.
La colorazione del fiore di saraceno va dal bianco al rosso, con numerose varietà (soprattutto nelle zone di origine della specie, Asia centrale) che presentano carenza di pigmenti, aventi quindi fiori verdi.
Studi approfonditi hanno portato alla luce come in Tibet il carattere bianco del fiore sia una rarità (il colore predominante è il rosa), mentre in Cina la frequenza di fiori bianchi, all’interno di tutte le varietà coltivate, non supera il 40%.
In Europa, nelle varietà commerciali e locali, il bianco è invece il carattere dominante: come esempio, nella valle di Terragnolo (dati rilevati nel 2020), la frequenza di fiori color rosa intenso nella varietà locale si attestava ad un massimo del 5%.
A questo punto ci si potrebbe domandare: “Perchè i fiori virano dal bianco al rosso? E gli altri colori? Perchè non blu?”. E anche se nella pratica potremmo ottenere piante con fiori blu, attraverso selezione e altre tecnologie, la selezione naturale ha prediletto il rosso. Una delle caratteristiche poco conosciute del grano saraceno è l’abbondante produzione di rutina, un polifenolo con funzione antiossidante, di recente interesse in ambito farmacologico (soprattutto per contrastare i sintomi dell’ipetensione). La rutina presente nei fiori è la principale responsabile del loro colore; maggiore è la concentrazione di rutina nel fiore, più vivo è il suo colore rosato-rosso.
Con questo non si vuole assolutamente dire che i fiori bianchi siano di minor pregio; ogni popolazione di piante possiede le proprie caratteristiche e il valore di queste è dato dal tipo di impiego che ne fa l’uomo.
Se lo scopo è produrre semente e farine, ad esempio, poco ci importa quanto sia il contenuto in rutina nei petali dei fiori dal momento che non faranno parte del prodotto finale (attenzione che tutte le farine di grano saraceno sono un’importante fonte di rutina, anche nelle piante con fiori bianchi!).
D’altro canto è interessante come la raccolta dei fiori di varietà rosse possa essere una buona materia prima per estrarre questo prezioso antiossidante.
Fonti
Meiliang Zhou - Molecular Breeding and Nutritional Aspects of Buckwheat - 2016 - ISBN: 978-0-12-803692-1
- Meiliang Zhou - Buckwheat Germplasm in the World - 2018 - ISBN: 978-0-12-811006-5
- Suzuki, T. (2007). Structural Identification of Anthocyanins and Analysis of Concentrations during
Growth and Flowering in Buckwheat (Fagopyrum esculentumMoench) Petals. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 55(23), 9571–9575. doi:10.1021/jf071474l
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