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“Il Pane delle Alpi” al Mulino di Cueli



La mostra “Il Pane delle Alpi” troverà la sua collocazione ideale in un mulino e precisamente il Mulino dei Cueli, che si trova in un piccolissimo borgo, Cuel, a pochi chilometri da Folgaria e resterà aperta il sabato e la domenica dal 31 luglio al 5 settembre dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30. Il sabato pomeriggio, poi, alle ore 15.00 saranno organizzati laboratori per adulti e per bambini intorno al tema del pane.


L’apertura al pubblico del Mulino dei Cueli punta alla valorizzare questa struttura, ormai inattiva dagli anni settanta, ma che è stata restaurata complessivamente sia nei locali del forno sia per quanto riguarda la ruota del mulino che gira grazie all’aiuto dell’acqua in un’atmosfera decisamente suggestiva e di altri tempi.


La mostra è stata voluta e concepita da Slow Food e da AlpiBio, nel suo aspetto concettuale e di comunicazione.

Consta di tabelloni che raccontano la filiera del pane, dai grani moderni, alle antiche varietà, senza trascurare tutti i tipi di cereali, dalla segale al grano saraceno, passando per l’avena e l’orzo, molto utilizzati sulle montagne alpine.


La Pro Loco Nosellari-Oltresommo ha colto in questa offerta di Slow Food un’opportunità per dare “sostanza” a quanto descritto nel suo Statuto, ossia la finalità di promuovere un turismo che sappia cogliere, nelle piccole cose che il territorio propone, quelle tradizioni antiche che “parlano” di autenticità e di una storia che non vuol essere nostalgia, ma che vuol comunicare la conoscenza e la vita del luogo.


La Pro Loco Nosellari.Oltresommo ha individuato una persona che avrà il compito di custodire la mostra, di guidare i visitatori nella lettura dei pannelli di cui è composta e far cogliere il significato ed il messaggio in essa veicolato.


Durante il periodo di apertura saranno organizzati dei laboratori in stretta connessione con il tema della mostra e con la precisa finalità di coinvolgimento degli operatori del territorio, affinchè il messaggio arrivi al visitatore anche attraverso un’esperienza pratica.

Saranno anche organizzati momenti di incontro con esperti per un approfondimento dei valori nutrizionali del pane, affrontando anche il problema del glutine e il tema della “pasta madre”.

Saranno proposte degustazioni di prodotti con l’intento di far provare antichi sapori e di valorizzare gli esperti panettieri e pasticceri degli Altipiani Cimbri.

Ricerca e riscoperta di cereali antichi, utilizzo di farine integrali e biologiche, lievitazione lenta, attenzione ai quantitativi di sale, aromatizzazione naturale, purezza dell’acqua, rispetto della filiera alpina sono i capisaldi su cui si basano le qualità superiori del pane aromatico di cultura delle Alpi. Un modello compositivo solitamente poco considerato ma in grado di assicurare a tutti, e non solo a pochi fortunati, il diritto alla salute, alla tutela dell’ambiente ed alla piacevolezza.

“La volontà – spiega Angelo Giovanazzi, ideatore e promotore – è proprio quella di scoprire e valorizzare i cibi di cultura nelle Alpi, e quindi contribuire a promuovere una nuova cultura del cibo, a partire dai prodotti a base di frumento ed altri grani antichi”.

Tra gli obiettivi c’è anche il desiderio di far riflettere, proprio, sul valore, anche simbolico, del pane: lo spezzare il pane è allo stesso tempo un gesto di condivisione, di unione, di comunanza, di donazione.

Si parlerà anche di una nuova economia partecipata, in cui i cittadini e i coltivatori si interrogano sul proprio futuro, minacciato da un controllo sempre più invasivo sulla produzione del cibo e guardano alle produzioni locali come alla sola strada per salvaguardare salute, tradizione e ambiente.

Nosellari 29 luglio 2021

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