Il racconto di ottobre con Slow Food Trentino
- SlowFoodAltoAdigeSüdtirol
- 6 nov
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Ottobre è stato un mese intenso per la rete di Slow Food Trentino. Incontri, laboratori, collaborazioni e nuove reti hanno continuato a far crescere la comunità del cibo buono, pulito e giusto.
Il 2 ottobre, all’Orto Aperto, è stato presentato La battaglia dei semi con l’autore Giannandrea Mencini in dialogo con Andrea Tella, presidente di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda.In collaborazione con Harpo Lab, la Comunità Slow Food del Caseificio Turnario di Pejo ha partecipato alla proiezione del film-documentario Latte nostro di Michele Trentini, accompagnata da una degustazione e da un momento di confronto.
È inoltre ripartito il progetto dell’Orto scolastico con l’Istituto comprensivo Rovereto Sud: le classi prime e seconde della scuola media F. Halberr coltivano l’orto di Palazzo Betta Grillo insieme al contadino Maurizio Zanghielli.
La Giornata del Porro di Nosellari ha riportato la Comunità Slow Food per lo sviluppo agroculturale degli Altipiani Cimbri alle proprie origini, con un partecipato Mercato della Terra “Terre Alte” che ha riunito artigiani del cibo e produttori locali.
I produttori del Presidio del miele di alta montagna alpina si sono incontrati per rafforzare la rete e avviare un nuovo anno di divulgazione. L’Osteria Storica Morelli ha raccolto la sfida organizzando una cena a tema miele, con la partecipazione di alcuni produttori e dei Cuochi dell’Alleanza.

Questi ultimi sono stati protagonisti anche in altri momenti del mese:Fiorenzo Varesco ha partecipato a Reboro. Territorio & Passione a Casa Caveau Vino Santo, con l’Associazione Vignaioli Vino Santo Trentino; l’Agritur Ciasa Dò Parè ha proposto una cena dedicata al quinto quarto, tema centrale per la sostenibilità della carne; Betti Paolo Cuoco ha rappresentato l’Alleanza a Autumnus Trento – I frutti della terra, insieme ai giovani vignaioli del Trentino.
Sempre ad Autumnus, Marta Villa e Tommaso Martini hanno condotto un laboratorio dedicato all’agricoltura di montagna, tra formaggi, mieli e Presìdi Slow Food, affiancato dalla quarta edizione del Laboratorio Sommelier dei Legumi.
Grande energia anche nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione, con la presentazione della Guida Osterie d’Italia 2026 di Slow Food Editore.Al MUSE – Museo delle Scienze, venti ristoranti, produttori e vignaioli hanno animato una serata di riflessione e convivialità con una cena itinerante e la consegna del riconoscimento “Oasi di fraternità” al progetto Orto di Terra Gaia della CS4 Cooperativa Sociale Onlus, per aver dato al cibo un valore sociale e relazionale, dalla parte della natura e delle persone.Tutte le informazioni: urly.it/31cv0b

Sull’Altopiano Cimbro, al Casom di Mezzomonte, si è parlato di viticoltura e legame con il territorio con Graziella Bernardini e Tommaso Martini. Il 31 ottobre la conferenza Il Gusto dei luoghi ha riunito ristoratori, osti e albergatori per discutere del rapporto tra cucina e produzioni locali insieme ad Alpe Cimbra – Folgaria Lavarone Luserna Vigolana (urly.it/31cv0d).Sempre a Lavarone, l’incontro La comunità in cucina con Luigi Montibeller ha avuto come protagonisti i formaggi, dopo la presentazione alla Biblioteca di Lavarone dedicata all’esperienza di Slow Food Trentino a Cheese 2025.

A Riva del Garda, durante FINE – Wine Tourism Marketplace, Slow Food Trentino ha curato un’enoteca letteraria dedicata ai titoli di Slow Food Editore sul vino e sul turismo delle relazioni.Nella conferenza Percorsi di crescita dell’enoturismo: il valore delle reti è intervenuto Tommaso Martini, mentre nel corso della fiera è stato presentato il volumetto sulle proposte enoturistiche dei Presìdi vinicoli trentini (urly.it/31cv0c).
A Maso Martis è iniziato il nuovo corso di avvicinamento al vino con Aurora Endrici, quattro serate per scoprire le basi della degustazione. Endrici è stata inoltre protagonista di una degustazione alla cieca durante la serata delle imprese sostenitrici del MUSE.
È infine partito il progetto Montagna 2050, che si aprirà sabato 29 novembre a Terragnolo. Nello stesso territorio, Slow Food Trentino ha contribuito alla presentazione del libro Sete volte bosco di Caterina Manfrini.
La Comunità per la cultura dell’olio extravergine ha proseguito i propri incontri di assaggio e confronto, anche con gli studenti della Scuola alberghiera di Merano.
Nella rubrica Terra Madre su il T Quotidiano si è parlato della rete dei castanicoltori (urly.it/31cv0f) e del grano saraceno di Terragnolo, promosso dall’associazione Terragnolo Che Conta APS (urly.it/31cv0h).
Il percorso Cibo, pace e solidarietà ha raccolto nuovi fondi per il Patriarcato Latino di Gerusalemme, grazie agli eventi della rete.È stato inoltre pubblicato il lavoro di Kanyui Tabitha Wambui, tirocinante dell’Università di Trento, dedicato alla connessione tra Kenya e Trentino (urly.it/31cv0j).
Un ringraziamento a tutte le associazioni territoriali e Comunità Slow Food del Trentino che rendono possibile tutto questo:Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda, Slow Food Primiero, Slow Food Valsugana Lagorai, Condotta Slow Food Giudicarie, Slow Food Terre del Noce.






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