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Prosegue il progetto dell'Orto scolastico a Rovereto



Presso la succursale di via Benacense della scuola secondaria di primo grado Federico Halbherr (Istituto comprensivo Rovereto Sud) si è svolto venerdì 16 maggio l’incontro di restituzione a genitori, insegnanti e studenti dei primi mesi di lavoro dell’Orto Slow Food di Palazzo Betta Grillo.

il risultato delle semine autunnali è stato raccolto ed è stato proposto un pranzo per circa novanta persone a base di brassicacee coltivate dai ragazzi nella serra storica di Palazzo Betta Grillo nel corso degli ultimi mesi. Un momento conviviale e di incontro ma anche occasione di ribadire i valori che animano il progetto che unisce la scuola roveretana ad altri 400 istituti italiani e più di 30.000 studenti che dedicano parte del programma didattico alla proposta di Slow Food sugli orti.

Situazione molto particolare quella roveretana dato che gli spazi non son stati individuati nei giardini della scuola ma presso il palazzo storico di Santa Maria. L’attività rientra infatti nel bando PNRR Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici. “È molto importante – ha sottolineato l’assessora alla Promozione artistica, Cultura e Turismo del Comune di Rovereto, Micol Cossali, presente all’evento – che in un contesto di intervento sul patrimonio storico-artistico della città, il Comune di Rovereto abbia deciso di inserire anche uno specifico progetto rivolto alle nuove generazioni e relativo all’educazione alimentare coinvolgendo realtà di rilievo che operano anche a livello locale”.

Nel suo intervento, il dirigente scolastico Giuseppe Gammino ha ringraziato docenti e alunni che hanno saputo cogliere questa opportunità di essere coinvolti come cittadini informati e responsabili per approcciarsi alla conoscenza di cibo e nutrimento. 

Tommaso Martini, presidente di Slow Food Trentino, nel ringraziare tutti gli enti coinvolti, tra i quali la Fondazione Museo Civico e l’associazione Quercus, ha ricordato l’impegno di Slow Food a livello nazionale per arrivare ad introdurre l’insegnamento dell’educazione alimentare nei percorsi scolastici con “l’obiettivo di creare un rapporto corretto con il sistema del cibo, e contestualizzarlo nelle sue numerose interconnessioni. Formandosi agli aspetti legati al nostro benessere ma anche a quelli che coinvolgono le comunità, l’equilibrio con la natura e gli ecosistemi, la giustizia sociale e l’equa remunerazione delle filiere. Elementi che è importante conoscere per essere cittadini attivi e responsabili”.

Le azioni nell’Orto scolastico proseguono con l’adesione al progetto Citizen Scientist  Experiment INCREASE, progetto europeo per la biodiversità che prevede la partecipazione di migliaia di cittadini. Il progetto INCREASE punta a migliorare la conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche di quattro legumi: ceci, fagioli, lenticchie e lupini. Adotta un nuovo approccio scientifico per gestire e caratterizzare queste varietà, utilizzando genetica, genomica, fenotipizzazione avanzata e intelligenza artificiale. L'obiettivo è rendere queste colture più sostenibili e produttive, attirare investimenti pubblici e privati, e rafforzare la competitività agricola dell’UE. Nei prossimi giorni gli studenti, guidati da Maurizio Zanghielli quale contadino esperto che sta seguendo l’intero percorso dell’orto, semineranno le varietà di fagioli ricevute iniziando le relative registrazioni.


Paolo Betti con il suo Slow Truck ha cucinato per i presenti il raccolto di quanto seminato
Paolo Betti con il suo Slow Truck ha cucinato per i presenti il raccolto di quanto seminato

Le attività dell’Orto Scolastico di Rovereto rientrano nelle numerose azioni che Slow Food Trentino organizza in tutta la provincia e che hanno visto, solo nel 2025, circa ottanta ore di insegnamento da parte degli esperti volontari dell’associazione. Tutti gli istituti che fossero interessati ad approfondire i temi legati alla sostenibilità del sistema alimentare possono contattare l’associazione per pianificare programma specifici (slowfoodtaas@gmail.com).

 
 
 

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@ 2025 Slow Food Trentino Alto Adige Südtirol

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