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Assemblea Slow Food Trentino Alto Adige APS 2025

Da sinistra: Mario Canzian, Angelo Carrillo, Tommaso Martini, Marta Villa, Paolo Betti, Barbara Tavernaro, Graziella Bernardini e Luigi Montibeller
Da sinistra: Mario Canzian, Angelo Carrillo, Tommaso Martini, Marta Villa, Paolo Betti, Barbara Tavernaro, Graziella Bernardini e Luigi Montibeller

Si è svolto martedì 15 aprile il Congresso dell’associazione Slow Food Trentino Alto Adige APS per ripercorrere i lavori fatti negli ultimi anni e condividere visione e progetti sui quali è già al lavoro il nuovo consiglio direttivo, nominato per il quadriennio 2025-2029.

L’associazione si occupa delle interconnessioni tra il cibo e i vari aspetti della vita sociale, raccogliendo le diverse istanze dei soggetti dell’intera filiera, dai produttori ai cittadini. In particolare è impegnata nella divulgazione culturale e nella conoscenza dei sistemi locali del cibo ispirati dai valori del cibo buono, pulito e giusto per tutti. La realtà trentina fa parte di una rete globale di comunità locali presenti oggi in 160 paesi del mondo.

Il Congresso trentino, ospitato nella prestigiosa Sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio, è stata l’occasione di ribadire che la missione di Slow Food è quella di tutelare la biodiversità, diffondere conoscenza sul cibo e la consapevolezza di quale sia un sistema di produzione, distribuzione e consumo del cibo sostenibile, equo ed accessibile.

Nel corso del 2024 sono state molteplici le occasioni per diffondere questi valori. Il bilancio parla di più di 130 iniziative sul territorio nell’anno passato, circa 10.000 persone coinvolte e 4.000 ore di impegno volontario speso da parte degli attivisti dell’associazione. Le modalità di azione hanno riguardato laboratori, incontri, visite in aziende e anche un fitto calendario di collaborazione con altre associazioni, istituzioni ed enti museali su tutto il territorio.

Il Congresso ha confermato l’organizzazione che prevede la presenza sul territorio di sei associazioni territoriali e sono stati presentati rappresentanti legali delle stesse. In Alto Adige il nuovo presidente dell’Associazione è Mario Canzian, nelle Giudicarie il giovanissimo Christian Caliari, in Valle dell’Adige Alto Garda Andrea Tella. Confermati invece in Valsugana Gianluca Fruet, in Primiero Filippo Moroni e per Slow Food Terre Del Noce Nely Webber.


Da sinistra ario Canzian (Alto Adige), Nelly Webber (Terre del Noce), Filippo Moroni (Primiero), Andrea Tella (valle dell'Adige Alto Garda) e Christian Caliari (Giudicarie)
Da sinistra ario Canzian (Alto Adige), Nelly Webber (Terre del Noce), Filippo Moroni (Primiero), Andrea Tella (valle dell'Adige Alto Garda) e Christian Caliari (Giudicarie)

Il consiglio direttivo regionale è invece composto da Tommaso Martini (confermato presidente), Marta Villa, Barbara Tavernaro, Paolo Betti, Luigi Montibeller, Graziella Bernardini e, con delega specifica per l’Alto Adige, Angelo Carrillo e Mario Canzian.

Tante le parole chiave che guideranno il Consiglio direttivo nei prossimi quattro anni. A partire dall’impegno con le scuole di ogni ordine e grado che vede già impegnata l’associazione con asili nido, scuole primarie, istituti tecnici, licei e università. Slow Food ha lanciato a livello nazionale un appello per l’educazione alimentare obbligatoria nelle scuole, un insegnamento per istruire le nuove generazioni alla sostenibilità in questo campo. Le esperienze trentine stanno declinando vari aspetti di un possibile programma di educazione alimentare coinvolgendo cuochi, agricoltori, esperti, psicologi.

È emersa inoltre l’importanza di proseguire nell’impegno di trasmettere il ruolo fondamentale di agricoltura e allevamento di montagna. È proprio su questi temi che si registrano le difficoltà più preoccupanti. Nel corso del Congresso le associazioni territoriali fortemente legate alle valli trentine hanno ribadito la necessità di individuare delle vie di uscita ad una situazione che vede incertezze normative, squilibri, impossibilità di pianificazioni, minacciare seriamente un intero comparto dell’economia strettamente legato a cultura, socialità e servizi ecosistemici, e delineare la fine del sistema malghe e di alcune produzioni che hanno caratterizzato identità e attrattività dei territori, scoraggiando inoltre un ricambio generazionale che si rende sempre più necessario.

I temi della solidarietà, della giustizia climatica e delle Food policy sono ulteriori ambiti di azione che impegnano gli attivisti dell’associazione in numerosi progetti, spesso in collaborazione con altre realtà territoriali. 



 
 
 

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@ 2025 Slow Food Trentino Alto Adige Südtirol

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